Tre racconti – Lionello Leonardi
Tre racconti di un narratore che ha frequentato l’arte e la letteratura come fossero di casa. Questo libretto è infatti un cocktail del talento dello scrittore Lionello Leonardi. Si tratta di storie surreali condite da una finissima satira di costume che rievocano le atmosfere di un secolo sempre più lontano e sbiadito nella memoria.
Tre racconti – I disegni di Leoncillo
Quando Anna Leonardi mi ha parlato dei racconti di suo padre, mi sono subito venuti in mente alcuni disegni che molti anni addietro avevo visto e fotografato per la realizzazione di una monografia su Leoncillo, un noto artista e scultore, nonché fratellodi Lionello Leonardi.
Dopo una breve ricerca, siamo riusciti ad avere le riproduzioni di alcune di queste piccole opere grafiche. Le abbiamo inserite in un portfolio che correda la presente edizione. Si tratta di schizzi realizzati su comuni pezzi di carta, sintesi di idee, personaggi buffi, volti grotteschi, caricature.
Ovviamente non c’è alcun collegamento tra le trame dei racconti e i disegni in questione. Tuttavia non ho saputo resistere al desiderio di accostare la fantasia creativa di un fratello a quella dell’altro. Io credo che le immagini di Leoncillo, oltre ad abbellire questo libro, servano a creare un parallelo temporale, un riferimento all’epoca e all’atmosfera in cui Lionello Leonardi è vissuto e ha coltivato la sua immaginazione letteraria.
Tre racconti – Storie surreali
Passeggiando in un mondo perduto, per le strade di un’Italia che non c’è più, parole e disegni mi accompagnano nei ricordi di mercerie dimenticate, negozi di barbiere dalle graniglie colorate e lampioni dalla luce fioca ormai antichi e sbiaditi come gran parte del Novecento appena trascorso.
Sarà allora più facile, tra una fila di “tromboni wagneriani” e una donna fatale imbellettata, ascoltare la storia della sepoltura di uno sfortunato consigliere. O partecipare all’angoscia di un tale che deve decidere sulla necessità di lavarsi anziché dilapidare una diabolica scorta di saponette.
Le riunioni di famiglia in fondo servono a questo, a ripensare al tempo trascorso, ricordare le vicende passate, o, in alcuni casi, inventarle.
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